giovedì 21 giugno 2007

Gli I-Ching. Il computer ha 3000 anni?

Verso la fine degli anni 80, appena smessi i jeans a zampa d’elefante, era molto gradito andare a casa di amici o amiche dove, ad un certo momento della serata, quando tutti avevamo un tasso alcolico da 10 punti sulla patente (di oggi), saltava fuori l’”Oracolo”. Solitamente era il/la padrone/a di casa che sfoggiavano queste arti divinatorie, altre volte, erano alcuni invitati (molto attesi), che si portavano dietro l’Oracolo-set e avevano voglia di cimentarsi nello scoprire il futuro altrui. Fra i vari “sistemi” di predizione, era molto in voga l’I-Ching, antichissimo gioco cinese (3000 anni guys!) che aveva soppiantato i ben più noti Tarocchi.
Come funzionava? Il richiedente poneva una domanda tipo: “Come sarà il lavoro?”. Poi tirava per 6 volte 3 monete che davano luogo a 2 esagrammi (fatti con linee spezzate e linee intere). Si consultava un librone e l’Oracolo profetizzava robe tipo: “ La veracità (?) porta gioia nell’obbedire e clemenza nel comandare (?)… si potranno compiere grandi imprese (?)…”.L’Oracolo sentenziava e te ne andavi via, sempre ubriaco, ma felice come una Pasqua.
Ma perché tutta questa manfrina sull’I-ching? Perché l’altro giorno nelle mie scorribande internettiane, mi sono imbattuto in una teoria veramente interessante o, quantomeno, curiosa (attributo oltremodo sano).
Avete mai sentito parlare di Yang e Yin? Concetti assolutamente filosofici che l’occidente ha decodificato, nel tempo in: positivo – negativo; attivo – passivo; acceso – spento. Aggiungo io: on – off, scritta che leggiamo su tutti i nostri elettrodomestici di casa, computer compresi.
Il matematico Leibniz (papà del moderno calcolo infinitesimale, non un quaqquaraqua qualunque), intorno alla fine del 1600, ci perde sonno sugli I-Ching e li continua a studiare per diverso tempo. Poi, fulminato sulla via di Damasco, scopre che se sostituiva la linea spezzata con uno 0 e la linea intera con l’1 … poteva rappresentare qualsiasi numero in una progressione “BINARIA”. I colleghi pomposi di Leibniz lo sbeffeggiarono e lo presero per i fondelli ma lui, imperterrito, concentrandosi solo sui segni (linea spezzata, linea intera), codificò il suo SISTEMA BINARIO.
Mai avrebbe pensato di avere scoperto (o riscoperto) la più importante convenzione oggi adottata dai computer che è basata su un “naturale” stato o principio: proprio quello della dualità. Yang e Yin o on-off che dir si voglia.
Per non catalogare immediatamente il tutto come “cinesata”, il sito web dove ho attinto queste informazioni è questo che, tra l’altro, regalerà divertimento a quelli che hanno solide basi matematiche.
Per noi poveri mortali che non ricordiamo nemmeno come si fa l’area di un triangolo rettangolo, non resta che compiacersi nel sapere che (forse, mah, chissà) il sistema informatico che oggi conosciamo ed usiamo, si basa su di un linguaggio che ha più di 3.000 anni…
La matrice originale! Non è questo per cui viviamo?
E, fra tutte le altre cose come nutrirsi, vestirsi, comprare, dormire, fare l’amore, lavorare…non viviamo forse, anche per conoscere?

Nessun commento: